venerdì 2 dicembre 2011

Il bello e il brutto della maternità

Non solo post. La depressione può comparire anche durante la gravidanza. Un aspetto di cui si legge e si parla poco: a torto visto che riguarda fino al 23 per cento delle donne in gravidanza. Nel resto del mondo, in America e Gran Bretagna per arginare questo fenomeno chi se ne occupa ha una formazione specifica. In Italia no, spesso viene lasciato tutto al caso ovvero alla sensibilità del ginecologo o dell'ostetrica. Un'associazione attenta alle donne - O.n.da - ha riunito gli esperti di sei centri d'eccelenza italiana e ha messo su carta le azioni necessarie a prevenire (soprattutto) e curare la depressione in maternità. Non mancano gli spunti di riflessione, uno su tutti: finora si è sempre detto che gli antidepressivi erano incompatibili con una gravidanza. Risultato: per avere un bambino sano la mamma si ammalava ancor di più. Oggi neuropsichiatri e ginecologi vogliono abbattere questo pregiudizio: è più pericoloso interrompere la terapia.

Questi i centri d'eccellenza per la cura della depressione in maternità:
TORINO - AOU MOLINETTE, ambulatorio per disturbi depressivi e ansia (dott. Giuseppe Maina)
MILANO - AO FATEBENEFRATELLI E OFTALMICO - CENTRO PSICHE DONNA (dott. Roberta Anniverno)
PISA - UNIVERSITA' PISANA - PND - RESCU - UNITA' OPERATIVA DI PSICOLOGIA (prof. Mauro Mauri)
ANCONA. AOU OSPEDALI RIUNITI - DEGRA (centro specialistico ambulatoriale) (prof.Cesario Bellantuono)
NAPOLI - UNIVERSITA' NAPOLI SUN centro per la prevenzione, diagnosi, terapia della depressione in gravidanza e nel post partum (prof. Mario Maj)
CATANIA - AOU VITTTORIO EMANUELE - POLICLINICO unità operativa di psichiatria (prof Eugenio Aguglia)

Questo un sito dove è possibile chiedere aiuto
http://www.ondaosservatorio.it/esperto/0/it/elenco_esperti

martedì 29 novembre 2011

Bomboloni gialli e cicci alla fermata del tram

Stamattina in via Farini bella sorpresa per chi scendeva dal tram davanti a Grani e Braci. Per me - che son rimasta su - solo il piacere di vedere un bel gruppetto di cuochi che offrivano bomboloni ai passanti. Penso fossero quelli del ristorante Grani e Braci: una trovata pubblicitaria decisamente allettante. Sarei tentata di tornarci domattina.

venerdì 11 novembre 2011

Che fine ha fatto Cristina d'Avena?

Per quelli che come me che ogni tanto si svegliano ancora canticchiando Lady Oscar, Kiss me Licia (versione originale ma a volte anche quella demenziale) o i Puffi , la notizia del giorno fuga ogni dubbio.
Che fine ha fatto Cristina d'Avena?
Come potete vedere, non solo è viva. Ma lotta con noi. ;P

mercoledì 9 novembre 2011

Un Paese di sfigati

Ore 11,30 linea gialla (M3).
Una ragazza dice al cell (probabilmente ad un'amica visto che non si toccherà i capelli per tutta la conversazione): no ma non lo considerare quello. è uno sfigato, avrà 30 anni e vive ancora con la madre.

.......seguono vari bla bla fino alla chiusura: no. niente. sì, puoi venire da me tanto mia madre oggi non c'è.
Ecco appunto: sfigata.

Intanto fuori dalla metro, il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) a settembre è salito al 29,3 per cento, dal 28 per cento di agosto. Si tratta del dato piu' alto dal gennaio 2004.

sabato 2 aprile 2011

Quello che vorrei scoprire

Onoro il titolo di questo blog con una declinazione un po' più ristretta. Lo scrivo oggi per motivi di attualità ma lo penso ormai da un po' di anni, da quando ho conosciuto Davide. Davide era la mia tartarughina, un bimbo con evidenti problemi di deambulazione visto che la tetraparesi spastica non gli lasciava un gran controllo sui suoi movimenti. Un pomeriggio come tanti, quell'estate, aspettava di essere scelto da un suo amichetto: stavano formando le squadre non ricordo per quale gioco. Rimase l'ultimo. Uno dei due bimbi, quello che in sostanza non aveva più tanto da scegliere si mise a piangere e urlare che non voleva in squadra un handicappato. Proprio così. Davide non disse nulla, corse dietro un cespuglio e si mise a piangere. Mi si chiude la gola ogni volta che penso a quello che mi ha detto quando l'ho raggiunto. Non è colpa mia se sono nato così. Cosa credono che l'ho fatto apposta?

Da quel giorno io e Davide siamo una squadra.
Vorrei scoprire che in questa squadra ci sono altre persone che non usano più la parola handicappato a vanvera. O meglio vorrei che questa parola non fosse proprio più usata.